In Italia inutilizzate 8,5 milioni di case, più di una su 4
Il Rapporto di Federproprietà-Censis
Sono 8 milioni e mezzo le case inutilizzate in Italia, il 25,7% del totale delle abitazioni intestate a persone fisiche. Per l'82,9% degli italiani è la paura di non rientrare in possesso della propria abitazione in caso di morosità dell'inquilino a trattenere i proprietari dal dare in affitto gli immobili. Oltre 691.000 sono le strutture ricettive per affitti brevi: il 71% sono alloggi privati gestiti in forma non imprenditoriale. È quanto emerge dal quarto Rapporto Federproprietà-Censis 'Case dormienti, una ricchezza sommersa. Proposte per risvegliare il mercato degli affitti non turistici in Italia», realizzato in collaborazione con Fimaa Italia, Immobiliare.it e Locare srl, con il contributo scientifico dell'Enea-Dipartimento Unità Efficienza Energetica (Duee) In dettaglio a Roma per 1.000 abitanti nell'area del Centro Storico gli annunci per affitti brevi sono 105, la media cittadina è 12; a Milano per 1.000 residenti nel Centro Storico ci sono 35 annunci, con una media cittadina pari a 13; a Firenze per 1.000 abitanti gli annunci per affitti brevi nel Centro storico sono 139, mentre sono 33 a livello comunale; a Venezia per 1.000 abitanti gli annunci di affitti brevi nell'area Venezia-Burano-Murano (Venezia insulare) sono 105, la media del comune è 32. Inoltre per il 76,9% degli italiani le bollette dell'energia pesano troppo sul budget familiare. Per il 94,1% degli italiani senza supporto familiare è molto difficile per tanti giovani acquistare casa. Lo pensa il 91,5% dei giovani, il 94,9% degli adulti e il 94,8% degli anziani. Per il 92% degli italiani occorrono misure per agevolare l'accesso alla proprietà della prima casa, perché rassicura le persone e genera stabilità nella società. Sono meno però le persone che vivono in case inadeguate o fatiscenti: erano il 9,5% nel 2014 e sono scese al 5,6% nel 2024. Nel Nord si è passati dal 7,7% al 4,9%, al Centro dal 9,7% al 6,4% e nel Sud e Isole dall'11,8% al 6,1%. Inoltre, tra 2014 e 2024 le quote di famiglie con abitazioni con strutture danneggiate sono diminuite dal 13,2% al 9,8%, quelle con problemi di umidità dal 19,9% al 12,9% e quelle con scarsa luminosità dal 7,5% al 7,3%.
W.Axelsson--StDgbl