Stockholms Dagblad - Cdp, case troppo care, per lavoratori servono alloggi a prezzi più bassi

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Cdp, case troppo care, per lavoratori servono alloggi a prezzi più bassi
Cdp, case troppo care, per lavoratori servono alloggi a prezzi più bassi

Cdp, case troppo care, per lavoratori servono alloggi a prezzi più bassi

Rapporto, service housing soluzione per dipendenti e investitori

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I prezzi degli affitti troppo alti e la scarsa disponibilità di case sono un freno anche per la competitività dei territori italiani rendendo difficile per le persone muoversi in quelle province e grandi città dove il lavoro c'è ma appunto l'offerta di abitazioni scarseggia o si trova solo a prezzi eccessivi. L'ultimo rapporto della Direzione Strategie Settoriali e Impatto di Cdp descrive il fenomeno proponendo il service housing, ovvero l'offerta ai lavoratori di alloggi a prezzi inferiori ai livelli di mercato. "Il coinvolgimento di investitori istituzionali pazienti e di soluzioni abitative ibride (con diversi target di utenza e orizzonti temporali), rappresentano due possibili fattori in grado di rimuovere i principali ostacoli allo sviluppo concreto del service housing nel nostro Paese" rileva il testo. Il fenomeno è particolarmente sentito in alcuni territori: si tratta di province concentrate nel Nord (9) e Centro Italia (6), che includono sia grandi centri (come Milano e Roma), sia realtà di minori dimensioni ma con mercati del lavoro dinamici (come Bolzano, Bergamo e Brescia). "L'accessibilità alla casa - intesa come la capacità economica dei cittadini di sostenere i costi per l'acquisto o l'affitto - è ormai un'emergenza in molti paesi. A livello europeo, circa il 9% della popolazione spende più del 40% del proprio reddito per l'abitazione (dato a fine 2023)" si legge. Per gli economisti di Cdp "l'urbanizzazione crescente, la stagnazione dei salari e la tendenza a considerare la casa come un bene di investimento esercitano una pressione sui mercati immobiliari. La situazione è particolarmente grave per i giovani, in Italia circa il 12% degli under 34 infatti è chiamato a destinare oltre il 30% del proprio reddito alla casa, una quota più che tripla rispetto agli over 65 (3,2%). In questo contesto la disponibilità di alloggi a canoni calmierati è limitata e inferiore agli analoghi paesi europei, ferma al 2,4% contro una media Ue pari all'8%.

L.Sundstrom--StDgbl