

Kim a Putin, 'da Pyongyang pieno sostegno alla Russia'
Telefonata in vista del vertice tra Trump e il capo del Cremlino
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso il suo "pieno sostegno" alla Russia nei colloqui telefonici avuti martedì con Vladimir Putin, in vista dell'imminente vertice in Alaska tra il presidente americano Donald Trump e il capo del Cremlino. Lo riporta l'agenzia ufficiale Kcna, segnando la prima volta in cui il Nord dà conto della conversazione telefonica di Kim con un leader straniero. Il rispettato maresciallo "ha espresso la ferma convinzione che la Corea del Nord rimarrà sempre fedele allo spirito del trattato Pyongyang-Mosca e sosterrà pienamente tutte le misure che saranno adottate dalla leadership russa in futuro", in merito al trattato di mutua difesa firmato a Pyongynag dalle due nazioni nel giugno del 2024 e che prevede la fornitura di assistenza militare "senza indugio" qualora una delle due parti subisca un attacco. Sul dispiegamento di truppe nordcoreane per la guerra russa contro l'Ucraina, Putin ha molto apprezzato "il coraggio, l'eroismo e lo spirito di sacrificio dimostrati dal personale dell'Esercito popolare di Corea nella liberazione del Kursk, parte del territorio russo", ha aggiunto la Kcna. L'agenzia di stampa russa Tass aveva in precedenza riferito che Putin aveva informato Kim del suo summit imminente con Trump durante i colloqui telefonici, vicende non riferite dalla Kcna. Tuttavia, l'agenzia statale del Nord ha precisato che Putin si è congratulato con la Corea del Nord per l'imminente anniversario degli "80 anni della Liberazione", il 15 agosto, che ricorda la fine del dominio coloniale giapponese del 1910-1945. Kim e Putin, sempre nella lettura nordcoreana, hanno ribadito la loro volontà di rafforzare la cooperazione e hanno concordato di "stabilire contatti più stretti in futuro". La Corea del Nord ha inviato truppe e armi in Russia per sostenere gli sforzi bellici di Mosca. I media russi hanno inoltre riferito che il Nord invierà 5.000 operai edili militari e 1.000 genieri a Kursk per sostenere gli sforzi di ricostruzione.
L.Holmgren--StDgbl