Stockholms Dagblad - Campitiello (Min. Salute), rafforzare equità accesso a vaccini

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Campitiello (Min. Salute), rafforzare equità accesso a vaccini

Campitiello (Min. Salute), rafforzare equità accesso a vaccini

"Con Piano vaccinale cittadino tutelato a vita'

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"La vaccinazione non è mai un atto isolato, bensì è parte integrante di un percorso più ampio che si chiama prevenzione. Come Ministero della Salute, attraverso il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, stiamo lavorando per rafforzare l'equità nell'accesso, ridurre le differenze territoriali e promuovere una corretta informazione". Così Maria Rosaria Campitiello, capo del dipartimento della Prevenzione, della Ricerca e delle Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute, al convegno 'Il valore etico e sociale della vaccinazione dalla A alla Z' in corso al ministero della Salute. "Il nostro obiettivo - prosegue - è che ogni cittadino, in ogni fase della vita, dall'infanzia all'adolescenza, fino all'età adulta e alla terza età, possa essere tutelato attraverso strumenti di prevenzione efficaci, scelti in modo consapevole e accompagnati da percorsi di fiducia con i propri medici di riferimento. Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale non è soltanto un documento di indirizzo: è un vero e proprio patto di salute pubblica che definisce principi, obiettivi e strumenti per garantire uniformità di accesso alle vaccinazioni su tutto il territorio nazionale. In particolare - aggiuneg Campitiello - il Piano include il calendario vaccinale per la vita, che rappresenta una guida chiara e aggiornata che orienta la somministrazione dei vaccini nelle diverse fasce di età: dalle prime settimane di vita del neonato, passando per gli adolescenti che necessitano di richiami e nuove protezioni, fino agli adulti e agli anziani per i quali è fondamentale mantenere nel tempo un'adeguata copertura immunitaria. Il Piano identifica altresì ulteriori gruppi di popolazione che richiedono particolare attenzione, come i soggetti esposti a rischi per motivi professionali, comportamentali o patologici, promuovendo interventi mirati e adottando un approccio centrato sulle esigenze del cittadino e del paziente. Nei confronti delle persone ad alto rischio per patologia, l'offerta vaccinale viene estesa anche ai conviventi, al fine di garantire una protezione più ampia".

S.Bjorkman--StDgbl