Stockholms Dagblad - La fine di Downton Abbey, ma 'con possibilità di ritorno'

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La fine di Downton Abbey, ma 'con possibilità di ritorno'
La fine di Downton Abbey, ma 'con possibilità di ritorno'

La fine di Downton Abbey, ma 'con possibilità di ritorno'

Fellowes: "Ma per il cast originale sicuramente è un addio"

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"Abbiamo detto addio a questi personaggi già sei o sette volte. Dopo la serie TV pensavamo fosse la fine, poi ci sono stati i film. In questo settore non devi mai dire mai. Ma stavolta penso sia la conclusione, quantomeno per il cast originale". Julian Ferrowes, l'ideatore di Downton Abbey, parla così durante la presentazione dell'ultimo film della trilogia legata alla fortunatissima serie, 'Downton Abbey 3 - Il gran finale', in uscita l'11 settembre. Lascia così uno spiraglio di speranza per i fan irriducibili, perché un sequel o un remake non dev'essere per forza con gli stessi attori. Che questa sia o meno l'ultima volta che sentiremo parlare di Downton Abbey è difficile dirlo. Il regista del film, Simon Curtis, intanto commenta che "è stato un vero privilegio poter raccontare l'ultimo capitolo di questa storia straordinaria". Ma forse è proprio la predisposizione al colpo di scena ad essere la ragione del grande successo della saga. "Quello che ho imparato negli ultimi 15 anni è che bisogna aspettarsi l'inatteso quando si parla di Downton Abbey", sostiene Kevin Doyle, il volto di Mr. Molesley, personaggio che all'inizio sarebbe dovuto durare due, massimo tre episodi. E toccherà essere pronti a stupirsi pure stavolta, a partire dall'aggiunta di un personaggio reale alla storia, ossia il commediografo Noel Coward. Ed è proprio da questo decennio che la storia riparte, con la famiglia Crawley che si ritrova ad affrontare da un lato lo scandalo che colpisce Mary, fresca di divorzio, dall'altro le difficoltà finanziarie, che fanno temere la disgrazia sociale. Qualcosa dovrà cambiare per loro, mentre pure il personale di servizio si prepara ad affrontare un nuovo capitolo, con la nuova generazione che prenderà il posto della vecchia alla guida di Downton Abbey. Mentre "il personaggio di Maggie Smith aveva avuto un finale fantastico nel secondo film - racconta il produttore Garreth Neame - non sentivamo fosse arrivata la fine per il resto del cast". L'omaggio collettivo a Smith arriva da più voci nel corso dell'incontro: tutti promettono che pure nel film - nonostante la sua assenza - si senta lo "spirito" dell'attrice.

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F.Persson--StDgbl